Non c’è interposizione se il consulente opera tramite una società

di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Il Sole 24 ore, 23 marzo 2020, p. 21

Non integra un’ipotesi di interposizione fittizia la fatturazione di prestazioni di consulenza da parte di una Srl unipersonale nei confronti di un gruppo societario di cui lo stesso socio della Srl era in precedenza un consulente diretto. È quanto affermato dalla Ctp di Piacenza con la sentenza 4/1/2020. 

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L’atto presupposto è impugnabile con il successivo solo se non notificato

di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Il Sole 24 ore, 2 marzo 2020, p. 17

L’atto presupposto può essere impugnato unitamente al successivo solamente nell’ipotesi in cui il primo non sia stato validamente notificato o non sia stato portato ritualmente a conoscenza del contribuente. Pertanto, in presenza di regolare notifica dell’atto presupposto, non impugnato nei termini di legge, non è più consentito al contribuente sollevare vizi relativi a tale atto, neppure attraverso l’impugnazione di un successivo atto che costituisca solo l’ulteriore sviluppo procedimentale del precedente. È quanto affermato dalla Commissione tributaria regionale del Lazio con la sentenza 154/6/2020.

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Il rimborso parziale va impugnato entro 60 giorni

di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Il Sole 24 ore, 24 febbraio 2020, p. 18

Il provvedimento mediante il quale l’amministrazione finanziaria – a fronte di una istanza di rimborso – si limita a liquidare solo parzialmente le somme chieste in restituzione, costituisce atto di rigetto implicito per la parte relativa all’importo non rimborsato. Pertanto, il contribuente è tenuto a impugnare il provvedimento entro i termini previsti dalla legge, per non perdere il diritto a ottenere il rimborso della parte residua del credito chiesto e non rimborsato. È il principio affermato dalla Commissione tributaria provinciale di Pescara con la sentenza 757/1/2019 

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Benefici ISA anche con dichiarazione tardiva

di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Memento Più – Giuffré Francis Levebvre, 12 febbraio 2020

Con la risposta ad interpello n. 31 del 6 febbraio 2020, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i contribuenti cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) possono godere dei regimi premiali previsti dalla legge anche nel caso in cui i dati utili per l’accesso alle agevolazioni siano indicati in una dichiarazione dei redditi “tardiva”, ossia in una dichiarazione presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine ordinario previsto dalla legge.

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Contabilità parallela, questionari e fatture di terzi: il Fisco detta la linea sui controlli

di Gabriele Ferlito e Fabrizio Cancelliere, Il Sole 24 Ore, Norme e Tributi Plus Fisco, 11 febbraio 2020

Un documento dell’Agenzia recepisce le ultime pronunce di Cassazione sull’utilizzabilità dei documenti «altrui». Anche i verbali di ispezioni presso altri soggetti o i questionari a cui hanno risposto partner commerciali del contribuente accertato possono fondare accertamenti analitico-induttivi o induttivo-extracontabili.

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Paesi black list, il raddoppio dei termini è retroattivo

di Gabriele Ferlito e Fabrizio Cancelliere, Il Sole 24 Ore, 3 febbraio 2020, p. 18

La normativa sul raddoppio dei termini per l’accertamento dei maggiori redditi derivanti dalla violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale di investimenti detenuti in Paesi black list (articolo 12, Dl 78/2009) ha carattere procedimentale e, pertanto, trova applicazione retroattiva alle annualità precedenti la sua entrata in vigore. Lo ha affermato la Ctr Abruzzo 879/6/2019 (presidente Menna e relatore Di Florio), che si pone nel solco della sentenza 30742/2018 della Cassazione (sul tema, correlato, del raddoppio dei termini per la contestazione delle sanzioni da quadro RW), ma in controtendenza con l’ordinanza 2662/2018 e con le sentenze 33223/2018, 2562/2019 e 5471/2019 della stessa Corte, di segno opposto.

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Sì al doppio prelievo se l’operazione risulta inesistente

di Gabriele Ferlito e Fabrizio Cancelliere, Il Sole 24 Ore, 30 dicembre 2019, p. 20

In materia di Iva, il principio di neutralità dell’imposta non opera in presenza di operazioni fraudolente. Pertanto è pienamente legittimo il comportamento dell’agenzia delle Entrate che, fermo restando il debito di imposta sorto in capo al cedente/prestatore, contesta la detrazione dell’Iva in capo al cessionario/committente determinando, di fatto, un doppio prelievo. Sono queste le conclusioni della Ctp Vicenza 337/2/2019

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Omesso quadro Rw: il raddoppio vale anche per il passato

di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Il Sole 24 Ore, 25 novembre 2019, p. 20

La normativa sul raddoppio dei termini per l’accertamento dei maggiori redditi derivanti dalla violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale di investimenti detenuti in Paesi black list (articolo 12, Dl 78/2009) ha carattere procedimentale e trova pertanto applicazione retroattiva alle annualità precedenti la sua entrata in vigore. Lo ha affermato la Ctr Lombardia con la sentenza 4219/22/2019

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Vecchi debiti non pagati dal curatore, bocciata l’irrogazione di sanzioni

di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Il Sole 24 Ore, 18 novembre 2019, p. 24

Nessuna azione esecutiva individuale può essere iniziata in pendenza di una procedura di concordato preventivo e questo principio vale per tutti i crediti sorti “ante” procedura. Ne consegue che anche i debiti erariali anteriori non possono essere estinti, dopo l’inizio della procedura, al di fuori dei criteri di concorso tra creditori. Pertanto, non possono applicarsi sanzioni a fronte del mancato pagamento, in corso di procedura, di debiti erariali maturati prima dell’inizio della stessa. Sono i principi affermati dalla Commissione tributaria regionale del Veneto con la sentenza 780/2/2019

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