Rottami d’oro ceduti in reverse: al Fisco la prova contraria

di Fabrizio Cancelliere e Gabriele Ferlito, Il Sole 24 Ore, 29 giugno 2020, p. 31

Qualora un operatore economico ceda beni in oro qualificati come “rottami” a società di lavorazione e trasformazione, con conseguente applicazione del regime del reverse charge (articolo 17, comma 5, del decreto Iva, cioè del Dpr 633/1973), l’Agenzia non può contestare la mancata applicazione dell’Iva sulle vendite in base a generiche presunzioni, senza puntuali riscontri in merito alla effettiva natura dei beni ceduti e sulla effettiva destinazione del materiale acquistato alla fusione/trasformazione. A dirlo è la Ctr Puglia con la sentenza 339/4/2020

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